sabato 1 febbraio 2014

Nun ce se crede...Di Massimo Gramellini vice Direttore de La Stampa

Nun ce se crede

Di Massimo Gramellini vice Direttore de La Stampa

Vorrei tanto conoscere il dirigente dell’Ama (l’azienda dei rifiuti della Capitale) che ha fatto cancellare il murale raffigurante papa Francesco nei panni di Superman «per tutelare il decoro urbano». Siamo davanti a un capolavoro di umorismo, temo involontario. In una città, Roma, dove qualunque superficie imbrattabile è molestata da manifesti abusivi, scritte in caratteri fascisti e scarabocchi di organi sessuali, il decoro urbano – solitamente di bocca buonissima – si dovrebbe sentire offeso da un fumetto ben disegnato e divertente, fotografato da centinaia di turisti e rilanciato con simpatia persino dai media vaticani. 
 
Queste vestali improvvisate dell’estetica avrebbero bisogno di una visita oculistica: hanno impiegato due mesi per accorgersi dell’esistenza di un monolite di tre metri per tre, installato provocatoriamente da un artista di strada in faccia al Circo Massimo, e solo perché l’artista medesimo, spazientito da tanto disinteresse, alla fine glielo ha fatto notare. In compenso hanno immediatamente scovato e distrutto il fumetto papale, dipinto sul muro di un vicolo appartato.  
A Roma il menefreghismo è una forma di tolleranza e tutto viene lasciato accadere all’insaputa di tutti, a cominciare dagli interessati. In questo quadro di estrema rilassatezza – che, come ricorda l’ultimo acquazzone, si estende purtroppo alla pulizia dei tombini – i sussulti di efficienza asburgica suonano patetici e in fondo grotteschi. Il decoro urbano non c’entra niente. C’entra una indecente e poco urbana coda di paglia.

Bravo Massimo Gramellini, pienamente d' accordo 

speriamo che scienziati di quella portata vengano 

messi a riposo al più presto ...Un Saluto


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