Tutti i soldi ai politici del faccendiere e quelle 174 gare vinte in dieci anni
di
FABIO TONACCI E MARIA ELENA VINCENZI
per Repubblica.it
Solo
nel 2013, l’anno delle comunali, 120mila euro. Il Ros dei
carabinieri ricostruisce i contributi versati ufficialmente a
fondazioni e comitati elettorali dalle coop di Buzzi Destinatari
bipartisan, da Alemano a Marino E molti consiglieri coinvolti
nell’inchiesta
OMA.
L'uomo che oggi è accusato di mafia ha ottenuto da Roma, negli
ultimi dieci anni, 174 appalti. Nelle casse della rete di cooperative
riconducibili a Salvatore Buzzi, il braccio imprenditoriale di
Carminati, sono finiti qualcosa come 34 milioni di euro direttamente
dalle casse del Campidoglio. Senza considerare, dunque, quelli sotto
inchiesta della municipalizzata Ama.
Un tesoretto che poi il "compagno B." non ha spartito solo con Carminati, il capo di Mafia Capitale. Perché tutta questa fortuna, in un modo o nell'altro, ha avuto un prezzo. Nella lunga informativa dei carabinieri del Ros, allegata agli atti dell'inchiesta dei pm Cascini, Ielo e Tescaroli, vengono ricostruiti i denari che Buzzi ha consegnato alla politica. Tutti.
Quelli in chiaro, cioè i versamenti alle fondazioni di Gianni Alemanno, di Ignazio Marino, di Emma Bonino, di assessori e candidati promettenti. E quelli in nero, le mazzette.
Un tesoretto che poi il "compagno B." non ha spartito solo con Carminati, il capo di Mafia Capitale. Perché tutta questa fortuna, in un modo o nell'altro, ha avuto un prezzo. Nella lunga informativa dei carabinieri del Ros, allegata agli atti dell'inchiesta dei pm Cascini, Ielo e Tescaroli, vengono ricostruiti i denari che Buzzi ha consegnato alla politica. Tutti.
Quelli in chiaro, cioè i versamenti alle fondazioni di Gianni Alemanno, di Ignazio Marino, di Emma Bonino, di assessori e candidati promettenti. E quelli in nero, le mazzette.
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